Siamo ufficialmente entrati nel mese di dicembre e già lo possiamo sentire nell’aria. Per quanto può essere forte lo spirito natalizio, quest’anno non abbiamo bisogno di uscire per sentirlo, ci raggiungerà lui comodamente da casa (potete sempre spararvi Mariah Carey a tutto volume mentre cucinate o sbrigate cose di lavoro, così sarà ancora più semplice).
Oltre certe tradizioni natalizie sonore, una delle cose più importanti per ogni italiano è l’organizzazione dell’atteso cenone di Natale! D’altronde si sa per noi il cibo è importante, ci unisce, ci fa ritornare indietro con la mente a quando eravamo bambini e soprattutto ci ricorda il legame con la nostra terra.
La Toscana ha una grande tradizione culturale, artistica e culinaria, per questo Natale quindi vogliamo spolverare alcune ricette tradizionali che potrebbero fare al caso vostro se ancora non sapete che proporre nel vostro menù natalizio.
Si aprono le danze con i famosissimi crostini di fegatelli, spesso rivisitati in base alle tradizioni e ricette di famiglia, infatti si può optare per un paté puro di fegatini di pollo o un mix di fegatini e milza. Anche se potrà sembrare secondario, la doratura del pane per i crostini è importante poiché varia pure in base alle tradizioni. Troverete crostini doratissimi, o crostini inzuppati nel brodo, se non sapete scegliere potete anche dorare il crostino e inzuppare solo le croste nel vin santo!
La Toscana è terra di salumi formaggi e olive, quindi perché non organizzate anche un piccolo tagliere con un può di queste chicche autoctone? Vi faranno fare un’ottima figura.
La tradizione vuole che per le festività natalizie non manchi in cucina il celeberrimo brodo di cappone (un galletto castrato), una carne bianca dalla consistenza tenerissima, che rilascia un sapore prelibato al suo brodo. Spesso questo brodo viene utilizzato per la pasta fatta in casa, passatelli o altra pasta corta. (potete optare anche per i tortellini, ma il vostro menù così avrebbe delle influenze emiliane).
Vicino Arezzo, nel Casentino, invece il brodo che troverete sulle tavole imbandite sarà quello di collo ripieno o pollo in galentino, dove in pratica, la pelle del collo viene farcita con un mix di ingredienti saporiti.
Dopo la pasta in brodo, arriva il pezzo forte del menù, l’arrosto!
Di solito la carne scelta è bianca, quindi un pollo ruspante o il cappone, da insaporire con salvia, aglio e rosmarino.
Se invece volete rendere più sofisticato il vostro menù natalizio toscano, potrete optare per una faraona o il piccione, una prelibatezza raffinata!
Se non avete voglia di carne, vi basterà spostarvi verso la tradizione della Toscana del sud o litorali. Nella zona del Monte Amiata sono tipiche della tradizione le lumache cotte, mentre a Livorno è tipico servire il famoso caciucco (una zuppa di pesce con fette di pane tostato alla base) ma utilizzando pesci pregiati per l’occasione.
I tipici dolci toscani riflettono la tradizione della cucina povera della regione. Da materie prime semplici i toscani sono riusciti a creare dolci golosissimi.
Un esempio lampante sono le Vecchiarelle, delle semplici castagne bollite dal sapore avvolgente, mangiate per la vigilia nella zona di Grosseto. Nella zona di Porto Santo Stefano si opta per una sorta di pane dolce cotto in forno a cui vengono aggiunti fichi secchi, uvetta, pinoli, noci e mandorle, la così detta Pagnottella di Natale.
Concludiamo con l’opzione più golosa, la ricciolina della zona del Monte Amiata. Un dolce a base di cioccolato, noci e nocciole, il tutto guarnito con una meringa e cioccolata fusa.
Se no, potreste optare per uno dei dolci tipici toscani, come il Panforte /con frutta candita e noci), i ricciarelli (biscotti di pasta di mandorle) o i befanini di Livorno, dei biscotti di zucchero al sapore di rum.
Inutile che vi si dica, ogni dolce deve essere rigorosamente accompagnata da un buon bicchierino di vin santo!
Sperando di avervi dato qualche buon spunto speriamo nella buon riuscita del vostro cenone tipico toscano !!
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